Lunghezza 9 / 7 km
Livello difficoltà E - bassa
Dislivello +50 / -50 m
Tempo percorrenza 3 h (soste incluse)
Fondo stradale lungoriva sabbioso; carrarecce


Zona umida Ariscianne-Boccadoro: Costa Adriatica

Un'escursione nella Zona umida Ariscianne-Boccadoro, luogo d'interesse posto a metà tappa Barletta-Trani della Litoranea della Via Francigena del Sudun'area naturale formata dalla presenza di acque risorgive provenienti attraverso il sottosuolo dall'altopiano carsico delle Murge, da torrenti e ruscelli che sfociano in mare, paludi con canneti che si affacciano sulla spiaggia sabbiosa ma anche da canali di bonifica e terreni coltivati.

In cammino costeggiando il Mar Adriatico tra i torrenti Ciappetta-Cammaggio e Ariscianne si parte dalla vasca ottocentesca di Boccadoro, 💧 che come una goccia sul mare,  fu costruita per la raccolta di acque risorgive e che avrebbe dovuto fungere da bacino per servire acqua potabile alla città di Trani (BT) attraverso la realizzazione di un acquedotto e di mulini idraulici per la molitura del grano.

Percorrendo prima il sentiero delle tamerici e poi proseguendo lungo la riva fino a intercettare la foce del torrente Ariscianne, si possono avvistare uccelli acquatici: gallinelle d'acqua, garzette e aironi guardabuoi; e rapaci: gheppi, poiane e falchi di palude; 🦅 ma anche anfibi, rettili, molluschi, mammiferi come volpi e pipistrelli, mentre un banco di cefali cerca di risalire dal mare i canali d'acqua dolce. 🐟

Lungo degli sterrati ci si addentra li dove un tempo era tutta palude ed oggi per via del completamento dal 1939 dei canali di bonifica, per ritrovarci ancora circondati da canneti e piccole aree coperte d'acqua stagnante ma anche da ruderi di antichi casini fortificati e terreni coltivati, come campi di fave e vigneti dal quale si produce anche il vino moscato di Trani. 🍇

Poi si sbuca su una spiaggia nascosta, con il promontorio del Gargano dal quale domina il bellissimo borgo di Monte Sant'Angelo (FG), ben visibile dinanzi a noi, a circa 70 km di distanza in linea d'aria.

Sul fondale del mare è presente il SIC Posidonieto San Vito-Barletta: la posidonia oceanica cresce solo in acque non inquinate, ed è una pianta marina endemica nel Mediterraneo che forma praterie di grande rilevanza ecologica ed elevato valore economico. 

Lungo queste spiagge sono state ritrovate migliaia di selci lavorate e una quantità innumerevole di reperti litici prodotti dall’uomo tra 125.000 e 8.000 anni fa. Anche monete, croci, sigilli, spade, monili, resti di anfore in quantità considerevoli, appartenenti ad ogni epoca storica, dalla romana alla medievale, sino alle più recenti. 🏺

Il tutto documentato nel libro di Giuseppe Savasta: "Ariscianne. La spiaggia dei misteri".

Un tempo, qui sfociava Aveldìus, raffigurato nel "segmentum VI" della Tabula Peutingeriana; un antico fiume che nasceva dall'altopiano carsico delle Murge, lambiva ad ovest il borgo di Andria e doveva sboccare in una specie di portic­ciolo tra Turenum (Trani) e Bardulí (Barletta); attualmente il suo letto è ricalcato dai canali Ciappetta-Cammaggio e Ariscianne.

Oggi un'oasi verde per tantissime specie di uccelli stanziali e migratori. 🦆

Un luogo dove dominano i canneti, 🌾 tra i quali, l'acqua dolce incontra quella salata


EQUIPAGGIAMENTO:

🥾 Scarpe da trekking

🎒 Zaino da trekking, abbigliamento comodo per camminare, indumenti di ricambio, felpa, giacca a vento impermeabile, telo, cappello.

💧 Borraccia con acqua a sufficienza

🍱 Pranzo al sacco

Cosa poter aggiungere e come regolare e caricare lo zaino

ESCURSIONE GUIDATA: 10 € a persona

Opzionale: degustazione vino moscato di Boccadoro; surf