TREK 06-08/12 | MellittoQuasano: Alta Murgia | Puglia

Proponiamo per la prima volta questo viaggio a piedi inedito di 3 giorni, un percorso escursionistico a lunga percorrenza che collega le due borgate situate alle porte del Parco Nazionale Alta Murgia, passando per gli alberi monumentali della Foresta di Mercadante, i laghetti carsici dei Pozzi di Rota, fitti querceti autoctoni, vasti pascoli e le lame carsiche di questo altopiano proclamato Geoparco mondiale UNESCO.
Immersi nel paesaggio carsico lungo i sentieri agropastorali dell'area nord-occidentale e con i rilievi più alti, di un vasto ed imponente blocco calcareo: l'altopiano delle Murge, che a partire da 65 milioni di anni fa, è emerso dal mare ed è ora dominato dalla presenza di caratteristiche rocce aguzze e fossili marini, che insieme danno il nome a questo territorio (murex = murice > murgia).
Sosteremo in stupende masserie, ci addentreremo in fitti boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza scopriremo il fascino degli jazzi, attraversando pascoli rocciosi caratterizzati dagli odori pungenti delle erbe aromatiche, incontreremo greggi di pecore e mandrie di vacche podoliche, osservando il volo dei rapaci.
In questa terra, imperatori, briganti, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura.
Prima tappa: Mellitto - Foresta di Mercadante
Lunghezza: 15 km
Livello difficoltà: E - media
Dislivello: +342 m / -235 m
Tempo percorrenza: 6 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, carrarecce.
Tra la Premurgia e l’Alta Murgia vi è Mellitto, si parte da questa piccola frazione di Grumo Appula (BA) che si sviluppa attorno al suo santuario e che custodisce oggi un bosco di querce roverelle, che appartiene ad un lungo ed importante corridoio ecologico, autoctono residuo di un’antica copertura di vegetazione spontanea molto più vasta di quella attuale.
Attraverseremo il querceto salendo su Murgia Suagna a 402 metri di altitudine, punto panoramico dove poter ammirare la costa barese ed il Mar Adriatico.
Passeremo così dall’Oasi WWF Il Rifugio per raggiungere il Bosco di Monte Cucco, dove piste forestali e stretti sentieri ci mostreranno una particolare alternanza continua tra un bosco ceduo di querce sopravvissuto nei secoli all’industrializzazione e alla crescita della popolazione umana. e un rimboschimento di conifere.
Lungo il cammino troveremo i ruderi di Masseria Scippa che richiama alla memoria il nome di Giovanni Scippa, che in questo territorio aveva costituito una cerchia chiamata "Bruto secondo" che nel primo ventennio dell’800 fu un importante presidio dei carbonari, i quali si batterono per contrastare la durezza dei regimi assolutisti dell'epoca pre-risorgimentale, con valori patriottici e liberali.
Proseguendo, ci immergeremo nella Foresta di Mercadante, 1300 ettari attraverso i suoi sentieri circondanti principalmente da pini d'Aleppo e cipressi, piantati durante il rimboschimento del 1927-28 dopo la pesante deforestazione dell'Ottocento, che comportò l'esposizione del territorio barese a ripetute alluvioni disastrose.
Attraversandola, avremo la possibilità di ammirare le maestose roverelle plurisecolari sopravvissute nel cuore della foresta ed inserite nell'elenco degli Alberi monumentali di Puglia, ed al fianco di una di esse un’antica cisterna di raccolta dell’acqua piovana.
Subito dopo faremo una pausa all’ombra di grandi alberi di noce nei pressi dell'Eremo Sant'Antonio, un antico eremo francescano del XVI secolo.
Concluderemo così questa tappa al margine della foresta dove troveremo Masseria Chinunno, nata nel 1954, grazie alla tenacia di papà Vito e mamma Marietta, come una piccola azienda agricola, che si occupa di allevamento e trasformazione del latte.
Oggi con l'aiuto dei figli è diventata un'azienda multifunzionale: zootecnica, agrituristica, con il suo bosco didattico ed il parco avventura.
Seconda tappa: Foresta di Mercadante - Quasano
Lunghezza: 22 km
Livello difficoltà: E - media
Dislivello: +338 m / -332 m
Tempo percorrenza: 8 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, carrarecce, tratturi.
La mattina seguente, partendo dalla masseria, cammineremo verso nord-ovest lungo un vecchio carraio fino ad immergerci nel fitto e vasto querceto del Bosco Pompei, lungo stretti e suggestivi sentieri ombreggiati; animato dai campanacci delle vacche podoliche allo stato brado e greggi di pecore, qui si ha subito la sensazione di ripercorrere i passi della gente che qualche secolo addietro viveva questi posti, dove non mancano grandi mammiferi selvatici e le tipiche piante alimurgiche ed erbe aromatiche delle Murge: come rovi, salsapariglia, biancospino e prugnolo.
Mentre il paesaggio cambia, intraprenderemo un antico un tratturello della transumanza, attraverso la tipica pseudosteppa mediterranea del Parco Nazionale Alta Murgia, per andare alla scoperta di alcune delle risorgive che svelano le acque che viaggiano nel sottosuolo dell'altopiano carsico delle Murge. Continuamente fiancheggiati da muretti a secco, oggi patrimonio UNESCO, da dove potremo notare da lontano la Piramide di Monte Chiancaro, punto geodetico di triangolazione IGM della carta d'Italia.
Ed ecco finalmente i Pozzi di Rota, che prendono il nome da enormi ruote di pietra nell’interno di due piccole doline carsiche con due pozzi di acqua risorgiva, e che raccogliendo acqua durante i mesi più piovosi, assumono le connotazioni di veri stagni col fondo quasi totalmente impermeabile dovuto alla presenza di sedimenti argillosi
Un'importante oasi di biodiversità, dove poter osservare crostacei d'acqua dolce ed insetti acquatici, avvistare varie specie di rapaci diurni stanziali e migratori svernanti, tra i quali la poiana, il gheppio, l’albanella reale, il falco di palude, ed il nibbio reale, raffigurato nel logo del Parco.
Qui sembra essere in un giardino di pietra, in lontananza la quasi maestosa Masseria Casino De Angelis, costruita nel XVII secolo e composta da una residenza produttiva e funzionale.
Passando attraverso vasti pascoli e seminativi, raggiungeremo infine l'azienda agrituristica Fariello, posta su un belvedere di Murgia Parco Fiscale da dove poter ammirare da lontano Castel del Monte, e circondata da mandorleti e vigneti per una coltivazione biologica, abbracciata alle vestigia culturali di una terra aspra ma indulgente.
Terza tappa: La borgata di Quasano
Lunghezza: 4 km
Livello difficoltà: E - bassa
Dislivello: +16 m / -120 m
Tempo percorrenza: 2 h (soste incluse)
Fondo stradale: sentieri boschivi, asfalto.
L'ultimo giorno, dopo una buona genuina, partiremo dall’agriturismo per una breve tappa in discesa che ci condurrà al monumentale Albero della Bugia, un leccio plurisecolare nel cuore di Quasano, una suggestiva borgata, frazione di Toritto (BA), nata come posta della transumanza, sviluppatasi intorno alla Masseria del Barone diventando prima un insediamento rurale e poi dal novecento un noto luogo di villeggiatura e dell’ecoturismo lento e sostenibile.
Equipaggiamento:
🥾 Scarpe da trekking.
🎒 Zaino da trekking, abbigliamento comodo per camminare, felpa, giacca a vento impermeabile, binocolo.
💧 Borraccia con acqua a sufficienza e telo.
👘 Bagaglio con indumenti di ricambio e tutto l'occorrente.
Servizi:
💚 Guida ambientale escursionistica
🩹 Copertura assicurativa
🍴 Pernottamento, cena e colazione in masseria
💼 Trasporto bagagli e passeggeri
👣 TREKKING GUIDATO: 170 € a persona
🛑 Numero massimo di partecipanti: 12
⏳ E' possibile prenotarsi entro il 28 novembre 2025
📧 Prenota via email a viandantidelsud@gmail.com
Informazioni:
📞 WhatsApp numero: 3493669187
Clima:
🍂 In autunno, fungaroli con cesti di vimini vagano tra i prati in cerca del cardoncello, il ciclamino e lo zafferano colorano le nude pietre dei pascoli rocciosi e degli infiniti muretti a secco. I brillanti colori dell’estate piano piano si tingono di arancio, rosso, marrone. Ed oltre ai colori sprigiona tanti profumi come quello dell'uva, nel periodo della vendemmia.
🌤 L'organizzazione si riserva di modificare il percorso o rimandare il cammino comunicandolo entro 5 giorni prima dell'evento. Nell'ultimo caso è previsto il rimborso della quota di partecipazione.
Pianificazione e accompagnamento a cura di Alessandro Sileno - guida ambientale escursionistica LAGAP
Come arrivare:
In aereo: ✈
Aeroporto Bari Palese (30 km)
In treno: 🚂
Da Bari a Toritto
sito web: www.ferrovieappulolucane.it
In auto: 🚘
Autostrada A14 (Bologna-Taranto)
Autostrada A16 (Bari-Napoli), uscita Bari Nord, SS96 per 25 km.
sito web: www.autostrade.it