Questo cammino permette di raggiungere la Corona di Pietra andando a toccare lungo il percorso questi castelli federiciani che erano posti strategicamente sui fianchi dell'antica strada romana, la Via Appia, una tra le più importanti per il commercio ed il pellegrinaggio.
Immersi per la maggior parte del cammino nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, con la sensazione di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti caratterizzati dagli odori pungenti della menta e del timo selvatico nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi tra l'evidente giallo della ferula, incontrando orchidee e falchi grillai.
In questa terra, imperatori, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura.
TAPPA: GIOIA - CASSANO
Lunghezza | 19 km |
Livello | E |
Dislivello | +194 / -215 m |
Tempo percorrenza | 6 h (soste incluse) |
Fondo stradale | 80% sentieri brecciati |
Si parte da qui, dove la leggenda narra dell’Imperatore, che accortosi della gravidanza, roso di gelosia fece gettare la giovane dama in una prigione ricavata sotto la torre detta appunto della regina. Qui Bianca Lancia fece nascere Manfredi, qui in preda alla disperazione per essere stata accusata di infedeltà si recise i seni, che inviò su di un vassoio d’argento all’Imperatore insieme al suo bambino. Ci si incammina su sentieri brecciosi fino a quelli boschivi, prima del Bosco di Mesola e poi della Foresta del Mercadante, che segna un cambiamento radicale del paesaggio.
TAPPA: CASSANO - ALTAMURA
Lunghezza | 27 km |
Livello | E |
Dislivello | +559 / -423 m |
Tempo percorrenza | 7 h (soste incluse) |
Fondo stradale | sentieri boschivi e sterrato |
Dopo aver passato Cassano delle Murge, (che sorge su una bretella di collegamento tra la Via Traiana e la Via Appia e parrebbe che la località fosse una stazione di sosta e di Camino dei cavalli), si attraversa la foresta più grande dell’intero Parco dell’Alta Murgia (circa 1300 ettari). La flora è ricca di pini d’Aleppo, cipressi, roverelle, lecci, fragni ,querce spinose, olmi, robinie. La fauna è invece rappresentata dalla presenza di rapaci notturni, (civetta, gufo comune e reale barbagianni), cornacchie, falco grillaio, gheppio, poiana. Dopo esser sbucati dalla foresta, è la storia che inizia a far da padrona su questo percorso. Si raggiunge la grotta in cui è stato scoperto l'Uomo di Altamura, e poi la sua città, Altamura, che considera Federico II come suo fondatore e che ogni anno lo racconta con una stupenda rievocazione, il Federicus.
TAPPA: ALTAMURA - GRAVINA
Lunghezza | 16 km |
Livello | E |
Dislivello | +190/ -316 m |
Tempo percorrenza | 5 h (soste incluse) |
Fondo stradale | misto |
Riguardo la splendida Cattedrale di Altamura fu Federico II a volerne la costruzione nel 1232 secondo l'arte e l'architettura romanica del tempo. Era una delle quattro basiliche palatine di Puglia, cioè alle dirette dipendenze dell'imperatore di Svevia. Nonostante egli volesse ridurre la Chiesa ad essere il braccio destro imperiale nelle questioni della fede. Immaginava uno Stato Laico, slegato da quelli che erano i dogmi imposti dalla chiesa, e libero di ampliare le proprie vedute attingendo conoscenza da qualunque cultura e religione. E' una tappa breve quella che porta alla vicina Gravina in Puglia dopo aver superato il suo castello.
Federico II raggiunse Gravina per la prima volta nel 1223 e fu profondamente colpito dalla bellezza del luogo, che definì “giardino di delizie” per i boschi estesi, per i campi fertili, per le copiose sorgenti d’acqua potabile e per un lago artificiale.
« Offre grano e vino, la ricchissima città di Gravina... giardino delle delizie... » (Federico II).
TAPPA: GRAVINA - POGGIORSINI
Lunghezza | 28 km |
Livello | E |
Dislivello | +480 / -369 m |
Tempo percorrenza | 7 h (soste incluse) |
Fondo stradale | sterrato e mulattiere |
Si attraversa il bellissimo ponte acquedotto in pietra della Madonna della Stella che collega scenograficamente le due sponde della gravina passando sopra l'affascinante Habitat Rupestre, esempio di unione tra uomo e natura. Qui le grotte erano usate come luogo di difesa e riparo, ma anche come abitazione o come luogo di culto, prima pagano poi cristiano. E poi la discesa dal colle di Botromagno che offre uno dei panorami più suggestivi dell’Alta Murgia. In seguito si attraversano le Case della Riforma Fondiaria tra le vaste distese coltivate a cereali, una delle più importanti aree steppiche d’Italia. Direzione Poggiorsini e il suo Garagnone.
TAPPA: POGGIORSINI - CDM
Lunghezza | 27 km |
Livello | E |
Dislivello | +456 / -375 m |
Tempo percorrenza | 8 h (soste incluse) |
Fondo stradale | 90% sterrato, tratturi |
Dalla vetta della Rocca del Garagnone, definito castello invisibile, (abilmente costruito su di uno sperone roccioso e da materiali provenienti dall'altura) lo sguardo spazia per chilometri nella variopinta Fossa Bradanica. Qui ci troviamo al centro di una rete castellare a controllo del territorio murgiano, frontalmente visibile su di una collina c'è Monteserico, il castello solitario, e alle nostre spalle, il Castel del Monte, luogo di arrivo di questo cammino. Raggiungibile con il percorso più breve attraverso una lama che conduce a Torre Diperata, il punto più alto dell'altopiano dell'Alta Murgia, oppure lungo il gradone dell murge e le sue particolari Cave di Bauxite, suggestivo e raro paesaggio rosa, che porta ad attraversare prima il Bosco Acquatetta ed infine il Bosco Finizio.
Dopo aver lasciato alle nostre spalle Torre Disperata o il Bosco Acquatetta, eccolo che appare sullo sfondo! Affascinante e misterioso. La Corona di Pietra dalla forma ottagonale..
Isolato su un’altura delle Murge, da dove si domina un panorama vastissimo. Una forma e posizione imponente e inquietante.
L'unico documento in cui si parla del castello è una lettera inviata da Gubbio, nel gennaio 1240, dall'imperatore svevo Federico II al giustiziere di Capitanata, Riccardo di Montefuscolo, ci parla di lavori di copertura da eseguire in relazione al «castro quod apud Sanctam Mariam de Monte»
OCCORRENTE E ZAINO:
Acqua almeno 1,5 l insieme alla colazione; calzettoni di ricambio; maglia di ricambio
Consigliabile indossare abbigliamento adatto a escursionismo: scarpe da trekking possibilmente idrorepellenti e pantaloni lunghi in tessuto tecnico. Maglia leggera e micropile più giacca a vento e antipioggia. Cappello in pile.
L'ESCURSIONE GUIDATA E' RISERVATA AI SOCI
15 € Quota Iscrizione e Assicurazione
(comprensiva di affiliazione UISP)
Ogni nuovo tesserato riceverà in omaggio con la tessera la maglia dei Cammini Federiciani